sabato, aprile 06, 2013

Adolescenti: noi siamo così

DIALETTICANDO





Adolescenti: noi siamo così

di Carolina Zarrilli







Come definireste il XXI secolo? E' un'epoca di crisi, in Italia, in Europa, nel mondo, dappertutto. Questo secolo è sicuramente un'epoca di crisi di valori. 

I valori che reputo fondamentali sono la famiglia, il dovere, le amicizie, l'amore, la felicità, l'equilibrio, la serenità e le emozioni. 

Guardandomi intorno, molte volte vedo il vuoto nelle persone, nei giovani soprattutto. Questa è una sensazione orrenda. 

I giovani sono le vittime principali di questa società.

Per iniziare si potrebbe solamente pensare al rapporto, se si può chiamare così, genitore-figlio. 
Penso che il '68 abbia distrutto quello che prima era considerata una principio di famiglia. Ora non esiste più un'autorità principale che mette dei paletti ai più deboli per far loro ottenere quello che desiderano.Oggi è il più debole a comandare. L'autorità si è trasformata in un amico che vuole consigliare e aiutare il figlio. 
Il giovane è costretto a cavarsela in un modo o nell'altro da solo perchè quello che dovrebbe essere l'esempio da seguire- o quello da trasformare al suo opposto perchè l'ha detto il genitore- è assente. I ragazzi vivono da soli, mentre il genitore a volte è preso dal lavoro o da storie sentimentali o comunque distrazioni. 
Bisogna ricordarsi sempre che il 50% dei genitori dei miei coetanei sono separati. Questo è un altro enorme  sintomo di crisi. A volte si vorrebbe avere una presenza maggiore che dia quella sicurezza che da soli non si può avere. Ormai ora un ragazzo di 13 anni può trovarsi a dover essere  più che indipendente nelle sue possibilità. Cosa che una volta non era neanche immaginabile. Il buonismo del '68 ha preso il sopravvento. 

Vedo amici che chiedono aiuto, ma non trovano  risposte. Per esempio un mio amico non va a scuola : non riesce ad uscire da casa perché l'esterno gli provoca malessere . Dai suoi racconti io noto un abbandono totale, un menefreghismo da parte di coloro che l'hanno messo al mondo. E' un ragazzo molto intelligente, potrebbe essere una mente che in futuro potrebbe aiutare il nostro paese a rialzarsi. Però non ha accesso ad un istruzione. Avere una cultura era un diritto, ma ormai non è più così. Ci hanno rubato, o meglio tagliato, ore, materie, spazi di cultura enormi. Come si può cambiare una situazione politica senza aver aperto sufficientemente la mente? I ministri dell'istruzione ci chiedono troppo. Probabilmente non s'immaginano cosa voglia dire studiare 13 materie in 30 ore settimanali


Tagliare sulla scuola non ha alcun senso. Vuol dire che porterà ad un' ignoranza di massa. 
Questa società, come dice il Professor Fusaro, docente di Storia della Filosofia al San Raffaele di Milano, ci vuole portare al meccanicismo. Noi lavoreremo solo per guadagnare. Ragionare non sarà più neanche richiesto. 

Ormai studiare è un lusso. Io come giovane e parte del futuro di questo paese ho paura. Non so cosa sarà della mia vita. Non so se avrò la possibilità di trovare lavoro senza essere sfruttata perché ormai si accetta qualunque condizione pur di guadagnare per sopravvivere. 

Tutto questo non è una forma di schiavitù? 

Si vive nella competizione: io sono migliore di te. 




Il XXI secolo è l'era del consumismo, dello spreco a volte anche se nei periodi di crisi. 
Vedo ragazze che vanno in "astinenza da shopping". Non sono mai vestite allo stesso modo.  Sono diverse, mai loro stesse. 

Con il termine consumismo penso anche  a un fattore che accomuna gli adolescenti in cerca di una relazione. Con questo voglio dire: la gara a chi esce o sta con più ragazzi/e. Chi fa cosa prima. E' tutto una gara. Il sentimento a volte non esiste più. C'è un'ansia generale  di trovare il prima possibile  un compagno/a. Tra i ragazzi il principale argomento è la sessualità. Sento spesso discorsi tra ragazzi che raccontano di come è andata la serata con la loro ragazza. A volte raccontano tutti i particolari . Io mi chiedo se non si rovina tutto raccontando. Questa emozione non dovrebbe essere scoperta così. 

A questo io do due spiegazioni. La mancanza di affetto da parte dei genitori porta a dover cercare fuori per forza qualcuno che si pensa che possa colmare l'affetto mancato,oppure appunto trattare il compagno/a come " manichino" per cui non si dà importanza a nulla. E' "in" avere una ragazza/o! 

I giovani d'oggi non hanno un piano per il futuro, vivono addirittura al secondo. Pensano all'immediato cosa possa convenire o meno al momento.

I ragazzi però sanno anche reagire, lottano al riguardo. Noi vogliamo un futuro. Vogliamo avere i nostri diritti. Noi andiamo in piazza, non solo per fumare canne,ci riuniamo per affermare i nostri diritti. Urliamo perché ci vogliamo far sentire. Molti di noi hanno rabbia dentro. Perché così non ci va bene. I collettivi delle scuole propongono sempre idee nuove, modi per far sì che il messaggio arrivi in maniera esaustiva a tutti, non solo alla politica. Perchè se si lotta uniti e in tanti si può arrivare a qualcosa. 

La nostra generazione potrebbe essere paragonata alla seconda parte del Medioevo, quando il rivoluzionario John  Wyclif  portò nei centri inglesi i contadini per far loro avere più diritti.Il Medioevo non era solo un'epoca di mezzo, come dicono alcuni storici, ha portato molte cose positive. Come ora del resto. Non tutto è negativo. La mia generazione, ,anche con delle difficoltà, riuscirà ad andare avanti. 


La speranza non deve finire mai di esserci. Perché senza non si può andare avanti. 


Il mio intervento è un appello per la mia generazione che cerca di reagire a questa situazione politica-economica-sociale che ci sta distruggendo. 

Noi siamo soli perché c'è assenza, rabbia e solitudine. C'è disgregazione. 

Molti di noi si perdono nella strada in salita della vita perché a volte è molto difficile. Si sbanda per sempre o per un periodo. Ma comunque è un segnale di disagio. 

Per questo dobbiamo lottare tutti insieme uniti



Always find a way to carry on.         
-Alter Bridge


Anche se dovesse far male da morire
è vivere che voglio. 
-Alessandro Baricco











4 commenti:

  1. Carissimi,
    l'aspetto meraviglioso di questa testimonianza è la disponibilità ad aiutare gli adulti a riacquisire il loro ruolo, ponendo delle più che legittime richieste (autorevolezza, equilibrio) più che addebitando altrettanto evidenti colpe.
    Giovani come Carolina meritano non solo attenzione, ma seria riflessione e ascolto da parte delle generazioni che li hanno preceduti.
    Ne saranno capaci gli adulti?

    Un testimone della seconda metà del XX secolo

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  2. caro sei la migliore .....
    by massssssssiii

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  3. Ogni secolo, come ogni periodo della vita dell'uomo, ha difficoltà diverse ma sentirsi vittime di queste non aiuta a migliorare e a progredire. La guerra, il nazismo, le profonde disparità socio economiche ,l'educazione rigida e formale di certe famiglie e educatori sono solo alcuni esempi di ostacoli alla gioia e alla maturazione del passato 1900;eppure non sono mancate personalità o
    uomini meno noti che pure hanno lasciato un segno .Penso che un uomo valga non solo per quello che ha o per quello che sa o per quello che fa,o vuol far credere di fare ma per la sua capacità di scegliere e del suo impegno e coerenza nel seguire le sue convinzioni. "Due cose riempiono l'animo mio di ammirazione sempre nuove e crescenti:il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me" (Kant). Sono d'accordo con te : oggi mancano i valori ma manca anche la capacità ordinarli per importanza: la casa è un valore ma la famiglia lo è di più, il sesso è un valore ma l'Amore lo è di più anche se l'uno non esclude l'altro. Stare seduti ai bordi della vita e lasciare che il fiume degli eventi passi significa rinunciare al proprio compito . Il risultato è un atteggiamento diffuso di amoralità, di furbizia, di scarso rispetto per le perone e per le cose e ,quindi, a un desiderio di prevaricazione e di prepotenza." Tutta la vostra infelicità consiste nell'ignorare che ognuno di voi potrebbe rendere felici tutti quanti e questo è concesso a tutti,solo è sepolto così profondamente dentro di voi che non ci credete neppure più " (F. Dostoeskij )
    "Ognuno è solo sul cuore della terra (Quasimodo ) Credo sia giusto che l'uomo nella società , coltivando amicizie ed affetti veri ma è nella solitudine e nel silenzio che può ritrovare la propria vera intimità.
    Non ci sarebbe gioia se non ci fosse sofferenza ed è nella sofferenza che si può migliorare, capire gli altri diventare più forti.
    "Un padre a suo figlio "
    Non temere la solitudine perché è in essa che i nostri propositi si fortificano
    Segui solo il difficile non lasciarti tentare dal facile, il facile è per i pigri.
    Fa che ogni tua azione sia sollecitata dalla bellezza , dall'onestà e sia sempre avvolta nell'umiltà e nella bontà
    La chiarezza, la sincerità e il coraggio devono essere i pilastri dei tuoi pensieri. Non lasciarti ma affascinare dal denaro ,consideralo un mezzo non un' aspirazione
    non essere mai avaro né gretto. Non temere l'amicizia ma tieniti lontano dalla volgarità .......

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  4. Intanto desidero ringraziare chi ha avuto l'idea di questo blog: si aggiunge alle inizitive volte a migliorare la comunicazione e alla libertà d'espressione.

    Sono mamma di tre adolescenti e credo che sia impossibile generalizzare. Hanno, come li abbiamo avuti noi, sogni ed egoismi, entusiasmo e pessimismo, aperture di pensiero e bigottismo; tutto e il contrario di tutto. Il presente dipende da ognuno di noi e dalla capacità di trasmettere ai nostri figli il rispetto di sè e per gli altri, rispetto che può essere applicato anche verso la natura, la terra, la storia e quindi al nostro futuro, agli amici e perchè no anche ai nemici (intramontabile "I Ragazzi della Via Pal"). Nel valore del rispetto si racchiudono molte altre cose importanti: l'amore, la conoscenza, la misericordia, il perdono, la lealtà. Gli adolescenti sono ancora in formazione e siamo noi, adulti, a lasciare il segno: proviamo a lasciare loro una testimonianza autentica e responsabile. Non è sempre facile, e non é la sola alternativa fra cui hanno da scegliere, ma il marcio c'è sempre stato, non è solo del nostro tempo. Come in passato anche oggi c'è chi sa e vuole lasciare un esempio valido a chi lo vorrà e saprà cogliere. Lorenza

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