mercoledì, ottobre 09, 2013

Dieta vegetariana: le proteine non sono tutte uguali!




DIALETTICANDO



Dieta vegetariana: le proteine non sono tutte uguali!

della dott.ssa Maria Sarah Trabucchi











Per capire che cosa sia una dieta vegana bisogna conoscere, almeno in parte, la filosofia che vi sta dietro. Questo perché parte dei vegani seguono questa filosofia anche di vita; per altri invece è una moda che “ tiene lontani i guai fisici con la dieta”. 
Questi ultimi quindi (e sono la maggior parte) rientrano nella categoria della non accettazione serena di una realtà che è fatta anche di dolore e di morte. Come è nella logica della vita in quanto umani, convinti in questo modo di esserne esenti.
La filosofia vegana nasce da una diatriba all’interno del movimento vegetariano nei primi del ‘900. Si metteva in discussione l’uso dei prodotti a base di latte. Da questa discussione Donald Watson uscì dal movimento vegetariano fondando un nuovo movimento “ veganism” che altro non è che un neologismo.
Caratteristica principale è il rifiuto di ogni forma di utilizzo di prodotti animali, a partire dall’alimentazione, ma anche per l’abbigliamento o qualunque altra cosa.
Di salute si parlerà più tardi, perché agli inizi era unicamente un movimento che aveva come fine il rispetto per gli animali.
Per avvallare tale scelta ci si è poi addentrati nell’aspetto salutistico che è oggi quello alla moda, proprio per cercare di “non ammalarsi” di “guarire dalla malattia anche la più grave” negando però qualunque implicazione negativa sul nostro organismo di uomini e spesso di uomini in fase evolutiva come bambini e ragazzi.
Prendiamo velocemente dunque questo ultimo aspetto: in questa dieta, vengono completamente eliminate le proteine di origine animale, che per le loro caratteristiche sono utili alle varie funzioni dell’organismo. La sostituzione, però, non è semplice: infatti nei vegetali non sono presenti tutti gli aminoacidi ( nei cereali c’è poca lisina, nei legumi manca la metionina) etc... L’uso prolungato della soia può agire in senso negativo sul funzionamento della Tiroide inibendo il T4, come l’abuso delle crucifere in genere.
Altro problema è la non introduzione di pesce e quindi mancano di acidi grassi essenziali necessari per il buon funzionamento dell’organismo .
Se poi noi basiamo tutto su cereali, cosa succederà in caso di celiachia?
Altro problema è quello della Vit B12 la cui carenza può portare ad un aumento dell’Omocisteina con un blocco delle reazioni di metilazione essenziali ed una aumento del rischio cardiovascolare.
Si può andare incontro anche ad una anemia megaloblastica.
Per quanto riguarda il tanto decantato abbassamento del colesterolo, ci sono studi che collegano a questo evento una diminuzione delle difese immunitarie e una più probabile insorgenza delle patologie legate alla demenza senile.
Da ultimo un escursus sulle qualità delle proteine:
PROTEINE COMPLETE AD ALTO VALORE BIOLOGICO:
Sono quelle che contengono gli 8 aminoacidi essenziali in quantità nutrizionalmente utili ( che vengono cioè assorbite/assimilate dal nostro organismo)
Provengono da: UOVA – CARNE – PESCE – LATTE – FORMAGGI.
PROTEINE PARZIALMENTE COMPLETE O A MEDIO VALORE BIOLOGICO
Sono le proteine dei legumi (carenti di metionina e cistina) e il lievito.
Può essere sopperita dall’aggiunta di latte o di altre poche proteine animali.
PROTEINE INCOMPLETE O A BASSO VALORE BIOLOGICO
Sono le proteine che non contengono uno o più aminoacidi essenziali come quelle dei cereali ( dove manca la lisina)
Unici vegetali che contengono tutti e 8 gli aminoacidi essenziali sono la quinoa ed il grano saraceno. E l’associazione con il latte rende la dieta completa.
In conclusione quello che ritengo errato è la demonizzazione delle proteine animali come causa di malattia. La malattia è determinata da un sistema immunocompetente, diverso in ciascuno di noi, dove l’eccesso in ogni campo può far scattare la patologia per cui siamo predisposti. L’eccesso di proteine animali come la carenza delle stesse può far scattare il meccanismo della malattia.










3 commenti:

  1. Ho 15 anni e trovo giusti e sbagliati entrambi i punti di vista poichè la moderazione da entrambe le parti è la chiave per una vita sana. Inoltre non trovo giusto generalizzare su questo argomento perché il bisogno di mangiare piuttosto che di evitare un determinato alimento dipende da persona a persona.

    RispondiElimina
  2. Ho 16 anni e,per quanto io sia affascinata dal mondo veg, troverei molto difficile escludere la carne e gli altri alimenti elencati nell'articolo pro dalla mia dieta.
    Quindi,penso che alternare un po' di tutto sia il giusto mix per vivere bene e in salute.
    Poi chissà,magari tra qualche anno mangerò solo verdure crude.

    RispondiElimina
  3. Io ho eliminato la carne che richiede la macellazione degli animali. E non mangio i bambini - maialino da latte, vitello, agnello. Non per ragioni di salute, ma perchè sono contro la sofferenza quando è evitabile. Non sono vegana, quindi non credo di correre i rischi elencati dalla dottoressa.

    RispondiElimina

Per commentare senza dover inserire il tuo indirizzo mail seleziona "anonimo" dal menu a tendina qui sotto e poi, se vuoi, firmi con nome e cognome