martedì, ottobre 15, 2013

Scuola e tagli: una vergogna



DIALETTICANDO



Scuola: una vergogna

di Francesco Gallone






Sono un ragazzo disabile che frequenta il quinto anno all'Itsos Albe Steiner di Milano. Mi sforzo di trattenere la mia rabbia e di attenermi ai fatti: 

1) nel 2011 i miei genitori fanno causa al Ministero chiedendo le ore di sostegno cui ho diritto per la mia diagnosi (tetraparesi spastica). Vincono la causa e ottengo  le mie ore; 

2) nel 2012 mi ritrovo, di nuovo, con le ore destinate al mio educatore dimezzate. "Avvenire" e il "Corriere della Sera" (grazie!) pubblicano la mia denuncia. L'allora Vicesindaco e Assessore all'Istruzione Maria Grazia Guida risponde pubblicamente: "Caro Francesco, riavrai il tuo educatore. Promesso". 

3) nel 2013, per la terza volta i miei diritti vengono calpestati e mi ritrovo con le ore del mio educatore più che dimezzate

La mamma dice che non sempre le promesse si possono mantenere. 
Il preside allarga le braccia e abbassa lo sguardo. Io invece alzo la testa e lo urlo: è vero, i disabili come me non contano niente, però la parola data va mantenuta e chi non lo fa deve avere il coraggio di guardarmi in faccia e dirmi come stanno le cose. Perchè mancano i soldi per pagare il mio educatore (e quello di tanti altri ragazzi disabili) e non mancano per pagare l'insegnante di matematica o inglese dei miei compagni? Non sono puntigli (come alcuni mi dicono, per farmi stare zitto); non voglio stare zitto perchè un Paese che non sa rispondere a questa domanda è un Paese che non potrò mai rispettare. 


4 commenti:

  1. E' vergognoso defraudare i bisognosi degli aiuti necessari mentre non si toccano gli altri.
    Giacomo

    RispondiElimina
  2. Caro Francesco, non sono veggente ma sono in grado di farti una previsione: quando entrerai nel mondo del lavoro le ingiustizie saranno molto più grandi e nessuno pubblicherà più le tue lettere…preparati!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beati gli assetati di giustizia perchè saranno giustiziati. Amen.
      Riccardo.

      Elimina
  3. Desidero ricordare che la Costituzione e' inequivoca nel sottolineare come in base all'Articolo 3 lo Stato debba adoperarsi per eliminare gli ostacoli alla piena realizzazione sociale e culturale dei cittadini.
    Questo impegno deve essere inteso sotto il profilo non solo meramente economico, bensi' anche culturale ed etico, attraverso la promozione delle organizzazioni attive nel campo sociale e di collaborazioni di ogni tipo tra le Amministrazioni Pubbliche, il Terzo Settore e l'imprenditoria, Alberto.

    RispondiElimina

Per commentare senza dover inserire il tuo indirizzo mail seleziona "anonimo" dal menu a tendina qui sotto e poi, se vuoi, firmi con nome e cognome