lunedì, dicembre 30, 2013

Libertà di stampa in Italia: esiste!




DIALETTICANDO




Libertà di stampa in Italia: esiste!















A volte sarebbe meglio dire di no.
E' troppo difficile spiegare se l'informazione è di destra o di sinistra.
La notizia è la notizia. Non esiste né destra né sinistra.
Ma poi, quando la si scrive, il modo di trattarla la fa scivolare da una parte o dall'altra. E' il giornalismo militante.

Un difetto, o forse un pregio, tutto italiano.

Nel resto del mondo non è così. La notizia resta una notizia, scritta nel modo più asettico possibile. Poi c’è il commento e qui la politica ha il sopravvento. Il giornale prende posizione, si schiera. Da noi lo fa a prescindere. E’ tutto bianco o nero. Il grigio non esiste. La notizia spesso viene valutata sulla base di un obbiettivo finale. Se serve a combattere il nemico allora la si usa, altrimenti diventa una breve. Ma il giornalismo partigiano è anche quello più guardingo. Quello che non fa sconti e fa nascere le inchieste.

Si potrebbe obbiettare che se le cose sono così, allora non c’è libertà di stampa. Niente di più falso. Il giornalismo militante controlla l’avversario e denuncia qualsiasi tentativo di insabbiamento. Le inutili classifiche sulla libertà di stampa ci pongono al 57mo posto nel mondo. “Siamo dietro al Botswana e al Niger” piagnucoliamo. Ma non teniamo conto del lettore che ci fosse una graduatoria mondiale sarebbe al primo posto per intelligenza e capacità di discernere tra realtà e bugie.  Perché è lui quello che nel nostro sistema informativo ha il ruolo più complesso: farsi l’idea di cosa accade intorno a lui.


































































1 commento:

  1. A me basta che si possa scegliere quale menzogna ascoltare. Cioè mi basta poter leggere menzogne che abbiano lo stesso orientamento di quelle che racconto io...:-).
    Sarebbe già molto poter scegliere...Livia

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